Castelluccio - Monte Piella - Pian Stellaio - Passo Donna Morta - Monteacuto - Madonna del Faggio - Castelluccio
Formidabile itinerario, contraddistinto dall’elevato dislivello e da rilevanti spunti di interesse storico e paesaggistico.
Itinerario
Da Castelluccio risale le pendici di monte Piella, guadagnandone la panoramica sommità tra imponenti foreste di faggio, pino nero, abete bianco e rosso. Segue dirigendosi alla testata della valle del Riomaggiore, insellatura compresa tra i monti Tresca e Cavallo; converrà a questo punto proseguire in piano per circa 1,5 km sino all’omonimo rifugio. Dopo la sosta si potrà rientrare sui propri passi ed in seguito imboccare il tracciato CAI 107, scorrevole pista forestale che taglia i ripidi e boscosi versanti settentrionali dei monti Cavallo, Pianaccetto e Toccacielo terminando sul bel pianoro erboso dello Stellaio. Aggirato in salita su splendido sentiero il poggio della Piantata, il percorso giunge al Rombiciaio, suggestivo incrocio di sentieri dominato da un vetusto ed imponente esemplare di faggio. Poco dopo entra in area Parco immettendosi sullo stradello forestale che in breve conduce al passo della Donna Morta (rifugio nelle vicinanze). Qui ha inizio la parte tecnicamente più interesante del percorso che, in località la Caffa, si porta sul crinale tra le selvagge valli del rio Baricello e del torrente Causso. Qualche breve passaggio in salita bici a mano prelude alla bella discesa che, oltre il rudere di Cà dei Cavaticci, diviene una sconnessa mulattiera. Tra piccoli appezzamenti di terreno un tempo faticosamente coltivati ed ora riconquistati dal bosco, essa conduce a Montecauto delle Alpi, borgo medioevale edificato su uno stretto ed aereo crinale. Il percorso segue ora l’antica mulattiera che, a tratti ottimamente conservata, scende al molino Squaglia presentando alcuni ripidi passaggi. Oltre il vecchio opificio risale il rio Baricello giungendo nei pressi del settecentesco santuario della Madonna del Faggio. Su comoda sterrata e poi su tranquilla strada asfaltata prosegue giungendo al borgo di Pennola, oltre il quale, in rilassante discesa, rientra in breve al punto di partenza.
L'itinerario si presta ad essere percorso oltre che con la mountain bike anche con i tandem adattati all'utilizzo in fuoristrada
Classificazione difficoltà IMBA: 3 (vedi dettaglio)