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  • oratorio Le CrociAvvicinamento:
    da Monzuno seguiamo le indicazioni per Rioveggio, poco oltre il centro giriamo a sinistra per Monte Venere e proseguiamo su una piacevole stradina panoramica fino all’Oratorio Le Croci poco prima dell’omonima località (tot. km 5,5)

    Lasciata l’auto nei pressi dell’antico oratorio, ci incamminiamo in direzione sud lungo la strada bianca (segnavia CAI 019 - Via degli Dei) ed attraversiamo l’abitato di Le Croci con i suoi pregevoli edifici in pietra. Subito oltre, a un trivio, teniamo la destra (segnavia CAI 059b) e prendiamo uno stradello, a tratti panoramico, in direzione di San Benedetto Val di Sambro.
    Perdiamo dolcemente quota e nei pressi di un abetaia raggiungiamo un primo bivio, ignorando la deviazione a sinistra (segnavia CAI 059c) per La Gussella proseguiamo dritti e  successivamente, al secondo bivio, teniamo la destra. Procediamo in discesa nel bosco, qua e là incontriamo radure panoramiche dove l’occhio può spaziare fino ai maggiori rilievi appenninici.
    Raggiunto un quadrivio posto su una selletta giriamo a destra sempre in discesa, sfiliamo accanto ad un isolato rudere e poco oltre attraversiamo, in rapida successione, un paio di corsi d’acqua che scendono dal versante occidentale di Monte del Galletto.
    Sulla sinistra, incastonato nella vallecola, troviamo l’antico mulino in località Molinello che sfruttava la corrente d’acqua del sottostante Rio Faiè.
    Ora inizia la risalita su comoda carrareccia, al quadrivio teniamo la destra (segnavia CAI 059a) e passato un tornante attraversiamo un arioso pratone per poi rientrare nell'ultimo tratto boscoso. Ancora pochi passi e usciti dalla vegetazione si apre un meraviglioso panorama che ripaga della lunga salita che abbiamo effettuato. Raggiungiamo la strada bianca sommitale dove giriamo a destra e la manteniamo per qualche centinaio di metri fino a raggiungere l’oratorio, il nostro punto di partenza.

     


    La carta dei luoghi di cui parla l'articolo:

     04BO-Monte-Sole-Testata-Carta w

    04BO Parco Storico di Monte Sole

    Medie valli del Savena e del Reno e valli del Sambro e Setta

    Terre degli Etruschi, Kainua, Rupe di Calvenzano e Tavernola

     


     

     

     

     

     

    04 Monte Sole 02-05 Valli del Lavino 07 Corno alle Scale 03 Valli del Sillaro

  • Terre dei Celti

    Contrafforte Pliocenico, Monte delle Formiche, Monte Bibele, Parco La Martina, Passo della Raticosa

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    La carta escursionistica 03BO Alte Valli del Savena, Zena, Idice e Sillaro in scala 1:25.000 rappresenta il territorio compreso tra queste vallate, da sempre meta ambita degli appassionati di montagna.
    L'aggiornamento delle rete sentieristica è a cura del Club Alpino Italiano.

  • Alte valli del Santerno, Diaterna e Senio

    Passo della Futa, Passo della Raticosa, Firenzuola, Badia Moscheta

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    La carta escursionistica 09BO Alto Appennino Imolese in scala 1:25.000 rappresenta il territorio intorno a Firenzuola, cuore del Mugello.
    L'aggiornamento delle rete sentieristica è a cura del Club Alpino Italiano, sezione di Imola.

    LA CARTA ESCURSIONISTICA E' STAMPATA SU CARTA STONE PAPER,IMPERMEABILE ED ANTISTRAPPO

  • Le Grotte di San Cristoforo di Labante sono delle cavità che si sviluppano all’interno di una grande colata di travertino particolarmente scenografica che vede sulla sommità un’alta cascata fra muschi e rigogliose piante. Siamo a pochi chilometri da Vergato, nella valle del Torrente Aneva e da qui, dopo avere visitato ed ammirato questo incredibile sito naturalistico, zaino in spalla e ci incamminiamo verso valle.
    Il sentiero CAI 162 ci conduce in breve sull’asfaltata nei pressi della chiesina di Santa Maria di Labante, la costeggiamo e prendiamo nuovamente il sentiero verso valle fino all’alveo del Torrente Aneva. Lo guadiamo in prossimità dei ruderi del Mulino di Santo Stefano e mantenendoci sempre sulla strada bianca raggiungiamo in breve un gruppetto di case, Abbazia di Labante.
    Il sentiero CAI 162 prosegue sulla destra, attraversiamo un campo e dopo qualche minuto raggiungiamo Povolo con il suo bel mulino mantenuto in perfetto stato conservativo. Se la proprietaria è presente sarà ben lieta di mostrarvi l’interno della struttura nella quale è allestita una piccola esposizione di antichi arnesi e da una botola sul pavimento è possibile osservare le pale di comando delle macine ancora perfettamente funzionanti.
    Ci rimettiamo in marcia, seguiamo il segnavia CAI 152a fino all’asfaltata in località La Torrazza che manteniamo fino a un tornante; qui il sentiero prosegue in marcata salita (Sentiero delle Tane) dove incontreremo varie cavità naturali scavate nella roccia.
    La salita termina ai Serretti, ameno luogo dove possiamo osservare curiosi monoliti arenarici, alla cui base, su un soffice tappeto d’erba, possiamo riposarci.
    Ci rimettiamo in cammino su strada bianca fino ai Serretti di Sopra, teniamo la sinistra (segnavia CAI 152) e successivamente ad un secondo bivio la destra.
    Raggiungiamo la località Riola di Labante, costeggiando la colonia montana abbandonata Stella Mattutina, auspicando un prossimo ripristino della struttura prima che l’incuria possa danneggiarla ulteriormente.
    Seguiamo l’asfaltata in discesa e dopo qualche metro prendiamo il sentiero a sinistra che ci riporterà velocemente al punto di partenza.

    04 Monte Sole 02-05 Valli del Lavino 07 Corno alle Scale 03 Valli del Sillaro
  • bel giro intorno a monte rosso a livergnano nell area del contrafforte pliocenico

  • L'itinerario ad anello porta a scoprire tutti e 4 i laghi glaciali della zona Pievepelago. Si può percorrere ovviamente in entrambe le direzioni: nella direzione contraria a quella registrata si può fare una variante più "verticale" con una piccola scalata.

  • Abbazia di Santa Maria

    Lasciata l'auto nel parcheggio davanti all'Abbazia di Santa Maria, nella piccola frazione di Badia, si parte e dopo cinque minuti si imbocca il sentiero 27, costeggiando il Torrente Setta, fino all'incorcio con lo 001.

    Purtroppo qui abbiamo sbagliato e, invece di proseguire sullo 001 verso NO, abbiamo imboccato la strada che si dirige a sud. Quando ci siamo accorti dell'errore, invece di tornare sui nostri passi, abbiamo preferito "tagliare" e seguire un vecchio sentiero CAI, oggi non più facente parte della sentieristica ufficiale, che parte in corrispondenza del "Rifugio Alpino". Abbiamo intercettato quindi lo 001 nei pressi di Sasso Bibbio. Da qui si sta interamente nel bosco, con uno splendido e ripido sottobosco sulla nostra destra e un sentiero di costa davvero suggestivo.

    Poco dopo il Passo dell'Alpe di Cavarzano, per rimanere sul 23, uscite dalla strada battuta e imboccate un sentiero nel bosco, con indicazioni verso il campo scout. Il segnavia CAI è un po' nascosto e si rischia di non vederlo. Da questo momento in poi, è impossibile sbagliare e si chiude l'anello facilmente.

     


    La carta dei luoghi di cui parla l'articolo:

     Laghi di Suviana e Brasimone

    06BO Laghi di Suviana e Brasimone

    Alte valli del Savena, Setta e Limentra

    Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone, Alto Carigiola, Alta Valle del Santerno, Passo della Raticosa

    Dal Lago di Suviana al Passo della Raticosa

    Barberino di Mugello, Camugnano, Cantagallo, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Firenzuola, San Benedetto Val di Sambro, Vernio, Lago di Suviana, Lago Brasimone, Passo della Raticosa, Passo della Futa, Lago di Castel dell'Alpi

     


     

  • Un percorso di 10 chilometri e 630 metri di dislivello nel SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di Monte Radicchio – Rupe di Calvenzano

    DSC00806Seguendo la SS 64 Porrettana da Sasso Marconi in direzione sud, superato Pioppe di Salvaro, si giunge a Calvenzano. Poco oltre, nei pressi dell’Osteria della Tabina, a destra si incontra Via Campioncino Prunarolo che imbocchiamo. Dopo circa 400 metri al bivio si tiene la destra e passati due tornanti, possiamo lasciare l’auto in un piccolo spiazzo sulla destra. 
    Siamo all’interno del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di Monte Radicchio e della Rupe di Calvenzano sulla sinistra del Fiume Reno e di fronte a Monte Sole. Questo sito è prevalentemente ricoperto da boschi ed inframezzato da aspre rupi arenacee nelle quali vi nidifica regolarmente il Falco pellegrino.
    Da qui seguiamo il segnavia CAI 134 incamminandoci in salita per l’asfaltata. Al successivo tornante teniamo la destra e poco dopo si apre la visuale verso la rupe arenacea di Calvenzano oltre la stretta valle del Rio Cane. 
    Costeggiamo il piccolo abitato di Le Lastre e proseguiamo mantenendoci sulla carrareccia che ora è ghiaiata. Tralasciamo sulla destra delle deviazioni, raggiungiamo l’abitato colonico di Rede lo oltrepassiamo e dopo circa un chilometro raggiungiamo un bivio sulla sinistra che porta a Buda di Sotto. Noi proseguiamo diritti, ignorando il bivio, e dopo 300 metri passiamo sotto i semidiroccati edifici di Buda di Sopra nei pressi di un ampio tornante che scavalla la stretta valle del Rio di Buda e poco dopo raggiungiamo un quadrivio a quota 808 metri.
    Qui il sentiero prosegue sulla dorsale in direzione nord, noi invece scendiamo a destra sulla carrareccia in discesa sotto il bosco. Al successivo tornante sulla destra si trova una sorgente e poco oltre si raggiunge l’abitato rurale di Riolo. Qui ci inoltriamo tra le pregevoli costruzioni in sasso e una vecchia cavedagna ci permette di raggiungere la strada asfaltata poco più a valle. 
    Teniamo la sinistra e la percorriamo in discesa; fortunatamente è poco trafficata e nella parte alta ci regala appaganti panorami sulla vallata del Fiume Reno e sul crinale di Monte Sole. 
    Manteniamo sempre l’asfaltata ignorando le deviazioni che incontriamo fino a raggiungere il punto di partenza.

  • presto disponibile

  • Avvicinamento
    Da Monzuno seguiamo le indicazioni per Rioveggio, poco oltre il centro giriamo a sinistra per Monte Venere e proseguiamo su una piacevole stradina panoramica fino all’Oratorio Le Croci poco prima dell’omonima località (tot. km 5,5)

    Lasciata l’auto nei pressi dell’antico oratorio, ci incamminiamo in direzione sud lungo la strada bianca (segnavia CAI 019 - Via degli Dei) ed attraversiamo l’abitato di Le Croci con i suoi pregevoli edifici in pietra. Subito oltre, a un trivio, teniamo la destra (segnavia CAI 059b) e prendiamo uno stradello, a tratti panoramico, in direzione di San Benedetto Val di Sambro.
    Perdiamo dolcemente quota e nei pressi di un abetaia raggiungiamo un primo bivio, ignorando la deviazione a sinistra (segnavia CAI 059c) per La Gussella proseguiamo dritti e  successivamente, al secondo bivio, teniamo la destra. Procediamo in discesa nel bosco, qua e là incontriamo radure panoramiche dove l’occhio può spaziare fino ai maggiori rilievi appenninici. Raggiunto un quadrivio posto su una selletta giriamo a destra sempre in discesa, sfiliamo accanto ad un isolato rudere e poco oltre attraversiamo, in rapida successione, un paio di corsi d’acqua che scendono dal versante occidentale di Monte del Galletto. Sulla sinistra, incastonato nella vallecola, troviamo l’antico mulino in località Molinello che sfruttava la corrente d’acqua del sottostante Rio Faiè. Ora inizia la risalita su comoda carrareccia, al quadrivio teniamo la destra (segnavia CAI 059a) e passato un tornante attraversiamo un arioso pratone per poi rientrare nell'ultimo tratto boscoso. Ancora pochi passi e usciti dalla vegetazione si apre un meraviglioso panorama che ripaga della lunga salita che abbiamo effettuato. Raggiungiamo la strada bianca sommitale dove giriamo a destra e la manteniamo per qualche centinaio di metri fino a raggiungere l’oratorio, il nostro punto di partenza.

     

  • Un percorso di 10 chilometri e 500 metri di dislivello nella natura selvaggia del Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone.

    IMG 20191126 WA0042Raggiunto l’abitato de La Guardata sulla sponda settentrionale del Lago Brasimone accanto alla diga proseguiamo per la deliziosa stradina che costeggia lo specchio d’acqua.
    Arrivati al termine del ramo occidentale, dove il torrente Brasimone si immette nel lago, la strada diventa ghiaiata. La percorriamo per circa 500 m e raggiunta la diramazione per Barbamozza, lasciamo l’auto nei pressi di un piccolo spiazzo sulla sinistra.Ci incamminiamo in salita verso Barbamozza che lasciamo alla nostra destra fino al bivio a sinistra con il sentiero CAI 009 – Alta Via dei Parchi. Imbocchiamo quest’ultimo ed entriamo nella faggeta; al successivo bivio teniamo la sinistra (segnavia CAI 009b) e dopo circa 1 km raggiungiamo il trivio del Balinello.
    Una breve deviazione a destra ci conduce sulla cima piatta ed ariosa del Monte di Stagno (1214 m) dalla quale si apre un ampio panorama che domina il sottostante bacino di Suviana per spingersi fino ai rilievi del Corno alle Scale e del Monte Cimone. Tornati sui nostri passi, dal Balinello prendiamo il sentiero CAI 155 verso sud; qui ampi panorami si affacciano sulla valle del Torrente Brasimone.
    Un ulteriore trivio, nei pressi di un edicola votiva ci indica la direzione degli ultimi metri da compiere per raggiungere il bivacco Eremo del Viandante:una vecchia costruzione in pietra, a disposizione degli escursionisti, che può risultare utile in caso di maltempo.
    Da qui scendiamo per la mulattiera in direzione nord-est, passiamo accanto alla radura dove sorge l’agriturismo La Succhiata e mantenendoci sempre a sinistra del Torrente Brasimone in circa 40 minuti raggiungiamo il punto di partenza.

  • Luglio 2023. Partenza dal laghetto del Cavone, si imbocca il 335-337 in direzione SE. Subito dopo il Passo della Porticciola prestare attenzione perchè il bivio non è ben segnalato. L'intenzione era quella di arrivare al Lago Scaffaiolo ma un temporale improvviso ci ha costretti a desistere per cui, arrivati a Briglia Malghe, siamo dovuti tornare alla macchina. Prima parte dell'itinerario parzialmente in mezzo al bosco; dopo completamente scoperto.

    IMG 1207 1

     


    La carta di cui parla l'articolo:

     corno alle scale

    07BO Corno alle Scale

    Alto Appennino bolognese e pistoiese

    Parco Regionale Corno alle Scale, Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone

    Dal Corno alle Scale al Lago di Suviana

    Porretta Terme, Lizzano in Belvedere, Granaglione, Castel di Casio

     


     

  • Bologna

    Valli dell'Idice, Zena, Savena, Navile, Reno e Lavino - Aree Protette dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, Colline di San Luca e Contrafforte Pliocenico

    articolo01bo

    La carta escursionistica Colline di San Luca - Bologna in scala 1:25.000 rappresenta una vasta porzione di territorio a sud di Bologna; ha un'estensione ovest - est dalle medie valli dei Torrenti Lavino e Idice, nord-sud da Bologna al territorio della Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico. Abbiamo rappresentato, inoltre, il percorso verde del Canale Navile dall'antico borgo di Corticella fino alla Bova.
    L'aggiornamento delle rete sentieristica è a cura del Club Alpino Italiano, sezione di Bologna.

    La carta Colline di San Luca è la prima tavola di una collana che ha l'obiettivo di rappresentare, con 7 carte in scala 1:25.000, l'intero territorio collinare ed appenninico della Provincia di Bologna.
    In allegato alla carta vi è una guida in formato tascabile (stesso formato della carta chiusa) che riporta tutte le peculiarità del territorio.

     

    Dati tecnici

    • Formato della carta aperta cm 100x70
    • Formato della carta piegata cm 12,5x17,5
    • Rete escursionistica a cura del C.A.I.
    • Stampa tipografica in quadricromia CYMK
    • Piega a soffietto sul lato lungo
    • Reticolo chilometrico UTM-WGS 84, GPS compatibile
    • Cartografia elaborata sulla base della Carta Topografica della Regione Emilia Romagna
    • Guida al territorio di 52 pagine allegata alla carta
    • Prezzo di copertina Euro 8,00
    • Distribuzione in libreria, pro-loco e sedi delle Associazioni

     

    Elenco dei punti vendita

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    Tutte le carte escursionistiche della collana "Provincia di Bologna"

    copertina  BO07 Testata  BO06-Brasimone w NORMALE  BO02-BO05-Piccola-Cassia-Testata w NORMALE  03BO Copertina  04BO Monte Sole Testata Carta w  BO09 Alto imolese Testata Carta w  Testata Carta w 

     


    Un prodotto

    Logo track guru v3 senza www

     &   escursionista  in collaborazione con Logo-Cai

     

  • Alto Appennino bolognese e pistoiese

    Parco Regionale Corno alle Scale, Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone

    articolo07bo

    La carta escursionistica Corno alle Scale - Bacino di Suviana in scala 1:25.000 rappresenta il territorio compreso tra queste due località, da sempre meta ambita degli appassionati di montagna.
    L'aggiornamento delle rete sentieristica è a cura del Club Alpino Italiano, sezioni di Porretta Terme e Bologna.

  • Percorso trekking interessante e suggestivo dal punto di vista paesaggistico. Richiede un buon allenamento. Sono presenti dei tratti scoscesi e non adatti a principianti. La traccia gpx è quella relativa alla variante che dalla Forcella di Sale si arrampica vertiginosamente verso la vetta di Punta Almana. Esiste una variante più soft ma non è quella riportata nella traccia gpx.

    La maggior parte del percorso è fuori dal bosco e pertanto è sconsigliabile percorrerlo nei mesi più caldi in quanto privo di riparo dal sole.

  • Percorso trekking che parte dal parcheggio della stazione ferroviaria di Riola fino al Montovolo.

  • Avvicinamento in auto
    Autostrada A1 (Panoramica) uscita Rioveggio, girare a sinistra sulla Provinciale 325; dopo circa 700 m voltare a destra in discesa e proseguire per Poggiolino e Puzzola. Qui voltare a destra in salita e dopo circa 1,5 km si raggiunge Veggio all'interno del Parco Storico di Monte Sole.

    pezza 03Lasciata l'auto nei pressi della chiesa di San Giovanni Battista di Veggio, dalla quale si domina la Valle del Setta, a destra del cimitero si prende il sentiero CAI 061. Attraversato un terreno prativo in forte pendenza si raggiunge il piccolo abitato di Nadia con una casa torre del Quattrocento e poco dopo l'asfaltata. Qui giriamo a sinistra e la percorriamo per circa 200 metri, un cartello indica la presenza di una sorgente di acqua solforosa che rimane a pochi metri rispetto alla strada. Poco oltre si prende a destra il sentiero CAI 061 che si inerpica nel bosco risalendo il versante orientale del Monte Pezza. Alcuni tratti potrebbero risultare esposti e scivolosi pertanto bisogna prestare la massima attenzione.
    Raggiunta una sella a quota 676 m lasciamo il sentiero segnato CAI 061 e prendiamo una traccia a sinistra, contrassegnata da pennellate di vernice rossa sui fusti degli alberi, che permette di raggiungere la cima di Monte Pezza a 752 m. Qui il panorama è grandioso si domina parte della vallata del Setta e verso est possiamo scorgere la dorsale di Monte Venere con il suo parco eolico. Proseguiamo sempre sulla sommità della dorsale e una breve discesa ci permette di raggiungere il sentiero CAI 100 nei pressi dell'abitato di Serra.
    Si prosegue in discesa su strada bianca fino al bivio con il 061a che prendiamo a sinistra costeggiando Cà Mascagni e successivamente entriamo nel bel borgo di Cà Benassi la cui origine medievale di borgo fortificato è testimoniata dalla presenza di elementi costruttivi tra cui una trecentesca casa torre e un sottoportico. Da segnalare la presenza di una feritoia, forse unica nella montagna bolognese.
    Mantenendo sempre il sentiero in discesa, si raggiunge velocemente il punto di partenza.

     


    La carta dei luoghi di cui parla l'articolo:

     04BO-Monte-Sole-Testata-Carta w

    04BO Parco Storico di Monte Sole

    Medie valli del Savena e del Reno e valli del Sambro e Setta

    Terre degli Etruschi, Kainua, Rupe di Calvenzano e Tavernola

     


     

  • Avete un paio d'ore e volete fare una sgambata veloce? Oppure un giro poco impegnativo con dei bambini?

    Questo è uno dei numerosi anelli che è poossibile costruire attorno al massiccio di Monteveglio. L'Ente Parco ha realizzato questi brevi percorsi, dotandoli di interessanti cartelli esplicativi. Sono itinerari poco impegnativi che possono tornare utili se avete poco tempo a disposizione o volete organizzare un picnic domenicale senza fermarvi alla prima area attrezzata di fianco ad una strada trafficata.

    Dal Centro Visita San Teodoro prendete l'itinerario 4, in direzione SE. Arrivati ad una asfaltata, girate subito a destra per imboccare l'itinerario 6, in direzione SO, senza farvi ingannare da un altro cartello che invita a seguire la strada. Dopo una salita a tratti anche impegnativa, vedrete, alla vostra destra, il primo calanco.

    Dopodichè l'anello è piuttosto facile e ben segnalato. Nonostante si svolga anche su strade asfaltate, queste sono scarsamente frequentate e quindi è un percorso adatto anche ai bambini. Inoltre, la presenza dei calanchi offre spunti didattici di rilievo.

    Immancabile la visita al vecchio borgo!

     


    La carta dei luoghi di cui parla l'articolo:

     Piccola-Cassia

    02BO 05BO Valli del Lavino, Samoggia e Panaro

    Piccola Cassia nell’Appennino bolognese

    Parco dell’Abbazia di Monteveglio, Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina, Riserva di Sassoguidano, Via dei Brentatori

    Da Vignola a Gaggio Montano

    Vignola, Monteveglio, Parco dell'Abbazia di Monteveglio, Castelletto, Guiglia, Savigno, Zocca, Montese, Castel D'Aiano, Gaggio Montano

     


     

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