Un percorso di 10 chilometri e 630 metri di dislivello nel SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di Monte Radicchio – Rupe di Calvenzano
Seguendo la SS 64 Porrettana da Sasso Marconi in direzione sud, superato Pioppe di Salvaro, si giunge a Calvenzano. Poco oltre, nei pressi dell’Osteria della Tabina, a destra si incontra Via Campioncino Prunarolo che imbocchiamo. Dopo circa 400 metri al bivio si tiene la destra e passati due tornanti, possiamo lasciare l’auto in un piccolo spiazzo sulla destra.
Siamo all’interno del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di Monte Radicchio e della Rupe di Calvenzano sulla sinistra del Fiume Reno e di fronte a Monte Sole. Questo sito è prevalentemente ricoperto da boschi ed inframezzato da aspre rupi arenacee nelle quali vi nidifica regolarmente il Falco pellegrino.
Da qui seguiamo il segnavia CAI 134 incamminandoci in salita per l’asfaltata. Al successivo tornante teniamo la destra e poco dopo si apre la visuale verso la rupe arenacea di Calvenzano oltre la stretta valle del Rio Cane.
Costeggiamo il piccolo abitato di Le Lastre e proseguiamo mantenendoci sulla carrareccia che ora è ghiaiata. Tralasciamo sulla destra delle deviazioni, raggiungiamo l’abitato colonico di Rede lo oltrepassiamo e dopo circa un chilometro raggiungiamo un bivio sulla sinistra che porta a Buda di Sotto. Noi proseguiamo diritti, ignorando il bivio, e dopo 300 metri passiamo sotto i semidiroccati edifici di Buda di Sopra nei pressi di un ampio tornante che scavalla la stretta valle del Rio di Buda e poco dopo raggiungiamo un quadrivio a quota 808 metri.
Qui il sentiero prosegue sulla dorsale in direzione nord, noi invece scendiamo a destra sulla carrareccia in discesa sotto il bosco. Al successivo tornante sulla destra si trova una sorgente e poco oltre si raggiunge l’abitato rurale di Riolo. Qui ci inoltriamo tra le pregevoli costruzioni in sasso e una vecchia cavedagna ci permette di raggiungere la strada asfaltata poco più a valle.
Teniamo la sinistra e la percorriamo in discesa; fortunatamente è poco trafficata e nella parte alta ci regala appaganti panorami sulla vallata del Fiume Reno e sul crinale di Monte Sole.
Manteniamo sempre l’asfaltata ignorando le deviazioni che incontriamo fino a raggiungere il punto di partenza.