- Esplorare il territorio con i bambini costituisce un'eccezionale esperienza per figli e genitori. E' sufficiente trasformare le ovvie limitazioni in opportunità per affrontare il trekking in maniera diversa: passeggiate più brevi e lente, maggiore attenzione agli ambienti attraversati, uso di ciaspole o slittini in inverno.
- I moderni zaini portabimbo che scaricano molto bene il peso sui fianchi e sulla schiena di chi li indossa, sono validi aiuti per affrontare escursioni più che soddisfacenti soprattutto quando si ha a che fare con escursionisti molto piccoli.
Ogni età affronta problemi diversi e naturalmente può accadere che bambini troppo grandi per essere trasportati negli zaini e troppo piccoli per fare una bella camminata in totale autonomia si addormentino durante la gita: un adulto dovrà essere in grado di trasportare il bambino sulla schiena. Può essere faticoso per l'adulto, ma se si riesce a scaricare bene il peso, e appena il piccolo si sarà riposato, si potrà riprendere a camminare in autonomia.
E' molto importante che i genitori non abbiano aspettative troppo alte e ambizioni eccessive; questo potrebbe far perdere ai bambini la voglia e l'interesse per il trekking. I bimbi tendono ad annoiarsi facilmente , pertanto sarebbe da prediligere un sentiero più vario rispetto ad una monotona sterrata. Naturalmente durante il cammino si possono raccontare loro storie, fiabe, leggende o informazioni più precise riguardanti le creature che popolano l'ambiente. E' importante anche trovare delle motivazioni, il perchè e il dove diventano fondamentali; con i piccoli si potrà quindi guardare e controllare insieme il percorso sulla cartina, insegnare ad usare la bussola ed affidare loro il compito di individuare i segnavia del sentiero.
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Sicurezza
Piccoli inconvenienti sono sempre in agguato: insetti, ortiche, scottature.... risulta perciò essenziale portarsi una piccola borsa per le emergenze che comprenda: crema solare ad alta protezione, stick per le labbra, ago o pinzette per togliere le spine, disinfettante, cerotti, bende, pomata per le punture di insetti e una confezione o bomboletta spray di ghiaccio istantaneo. - Il sole può causare congiuntiviti, scottature o colpi di calore, proteggete quindi i bambini con occhiali con lenti polarizzate, un cappellino con visiera e crema sulle parti del corpo esposte; prediligete le soste in terreni ombrosi. I bambini hanno un maggiore bisogno di liquidi rispetto agli adulti, dovrebbero quindi bere molto spesso anche se non hanno sete.
Poiché i bambini sono molto sensibili al freddo è importante una protezione ottimale soprattutto di testa, mani e piedi. - Nei sentieri esposti bisogna procedere in maniera cauta ed è utile spiegare bene a loro che è molto pericoloso lanciare sassi e che devono tenere sempre gli occhi ben aperti.
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Suggerimenti pratici
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- Pianificare i tempi di percorrenza delle escursioni con generosità, prevedere quindi sia in salita che in discesa una volta e mezzo / due volte il tempo normale;
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- iniziare l'escursione in maniera marcatamente lenta, il successivo ritmo di cammino dovrebbe essere dato dal bambino stesso;
- evitare di correre in discesa e di allontanarsi dal sentiero;
- effettuare frequenti soste e piccoli pasti intermedi.
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Scarpe e vestiario
- Come per gli adulti vige la norma di vestirsi a strati: pantaloni lunghi e leggeri che proteggono dalle ortiche, dalle erbe alte e dalle zecche. Un pile può essere comodamente indossato in caso di bisogno sopra ad una t-shirt; infine un cappellino ed una giacca a vento impermeabile. Ricordatevi anche un cambio completo magari da tenere in automobile!
- Nei trekking invernali o comunque in giornate fredde ricordate che il movimento è una delle maggiori fonti di calore, non lasciate perciò troppo tempo i bambini nello zaino portabimbo: permettete loro, ogni tanto, di camminare o correre. Se invece è molto piccolo, effettuate comunque frequenti soste e scaldatelo tenendolo in braccio.
- Quando i bambini cominciano a camminare è vivamente consigliato l'utilizzo di un buon paio di scarponcini abbastanza alti da tenere la caviglia al sicuro e con suola vibram, questi permettono di muoversi in sicurezza anche nei terreni più disagevoli.
Evitate invece i sandali che non proteggono i piedi nè tantomeno le caviglie. -
Alimentazione
- Le riserve energetiche dei bimbi calano di colpo ed improvvisamente diventano insofferenti. E' importante quindi avere con sè sempre qualcosa da mangiare e non confidare solamente sui punti di ristoro.
Nei periodi più caldi è utile portare nello zaino biscotti, crackers, frutta secca, verdura come carote o sedano tagliati a pezzi e conservati in sacchettini, della frutta, un panino con ripieno che non si alteri con il calore; da bere invece acqua oppure un tè leggero di frutta o succhi. Evitate le bibite gassate, non dissetano, gonfiano lo stomaco e potrebbero “esplodere” se aperte dopo essere state scosse nello zaino. In inverno si può integrare con cioccolata ed un buon ristoro è rappresentato da una calda bevanda, tipo tè o karkadè conservata in un thermos. - Ricordate che anche per i bambini valgono le regole generali: andare in montagna è un'attività fisica molto dispendiosa di energie poiché lo sforzo è prolungato nel tempo (circa 9,8 calorie al minuto, poco meno di 600 in un'ora).
- Nelle lunghe camminate si riducono le riserve di energie e l'organismo tende a disidratarsi: i primi elementi che si debbono introdurre nell'organismo, poiché camminando in montagna si suda molto, sono i liquidi, oltre che la frutta che è preziosa di sali minerali.
Sono sconsigliati alimenti complessi poiché la digestione e il loro assorbimento sono lunghi e quindi non danno un immediato beneficio.
Il carburante migliore per i muscoli sono i carboidrati, quindi il giorno prima della camminata è vivamente consigliato un buon piatto di pasta! - Pianificare i tempi di percorrenza delle escursioni con generosità, prevedere quindi sia in salita che in discesa una volta e mezzo/ due volte il tempo normale.
Trekking con i bambini
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